trio
Sfondami come sfondi mia figlia
di Amotuttodime
31.03.2020 |
76.761 |
10
"Andai a casa sua e la trovai vestita come sempre..."
Sono passati ormai alcuni anni da quando ho vissuto questa esperienza, ma ogni volta che la ricordo, mi trasmette di nuovo tutte le emozioni provate, un po' come se ritornasse a vivere quel momento. Mi chiamo Enrico, ho trent'anni e vivo in ul piccolo paesino altoatesino. In realtà sono arrivato qua per lavoro, anche se credevo che la mia trasferta durasse pochi mesi, ormai sono qui stabilmente da dieci anni. Come succede spesso, più tempo rimani in un luogo più amicizie fai, ed è qui che ho conosciuto la mia attuale compagna, Rita. Noi due non conviviamo ancora, perché lei è di famiglia tradizionalista, prima il matrimonio!!. La mia frequentazione è assidua, ogni sera dopo il lavoro sono a casa sua. Il rapporto con i suoi genitori è ottimo, capita spesso che, anche se Rita è fuori, io vada a casa loro per aiutarli in una cosa o in un altra. Mio futuro suocero, sulla cinquantina, è una persona molto paciona, è per il lieto vivere, gli va bene sempre tutto, direi pero' un po' troppo soggiogato alle volontà di Maria, la mia futura suocera. Lei, ad essere sincero, è una bella donna intorno ai quarantacinque anni, la classica casalinga ma molto curata nel look. In casa veste sempre con il solito vestito a fiorellini con i bottoni sul davanti che le arriva un bel pò sopra al ginocchio, il primo bottone della scollatura è puntualmente sbottonato e a tratti permette di intravedere il suo seno libero da ogni indumento intimo. Si vede che è la vera padrona di casa!! Ha un modo molto provocante di camminare e di muoversi ma soprattutto di sedersi, e a dire il vero mi intriga da morire. Guardare il suo continuo accavallare le gambe è uno spettacolo che meriterebbe di pagare il biglietto!! dal momento che quando lo fa il suo vestitino si accorcia di molto, fino quasi a rendere pubblico il suo fondoschiena e ad alimentare fantasie erotiche. La loro casa ha due piani, al pian terreno vivono loro, al secondo il fratello di Rita, Giovanni accompagnato con Luisa. La ragazza di mio cognato è la classica tipa che fa la santarellina ma che poi non si lascia scappare l’occasione di mostrare tutto il suo essere troia. Vestita generalmente con pantaloni aderentissimi che evidenziano un culo ben fatto e magliettine aderentissime che avvolgono due seni piccoli ma sodi, mai senza reggiseno.Quello che vi voglio raccontare è successo in uno di quei tanti giorni in cui mia suocera mi chiamò ad aiutarla a spostare alcuni scatoloni, visto che suo marito era fuori per lavoro e la mia ragazza ed il fratello all’università. Andai a casa sua e la trovai vestita come sempre. Prendemmo un caffè e fumammo una sigaretta insieme prima di metterci a lavoro. Maria è una donna molto curiosa, mi chiese come andava il rapporto con sua figlia. Devo dire che lei non ha peli sulla lingua, e infatti mi chiese anche se facevamo all'amore e quante volte. Il suo interesse mi sembrava un po' eccessivo, comunque non gli detti peso e andammo a fare quel lavoro. Una volta entrati in camera da letto notai che sul letto e sulla sedia c’erano dei perizoma e dei reggiseni molto sexy, quasi come se fossero stati messi li di proposito per farli vedere. Prese uno scaleo, perché le scatole erano sull'armadio. Iniziò a salire sulla scala dicendomi che mi avrebbe passato le scatole ed io notai che questa volta anche l’ultimo bottone del vestito era aperto rendendolo ancora più corto e sexy. L’occhio mi cadeva sempre sulle sue gambe e lei si accorse di tutto, specialmente quando io mi avvicinai ancora di più alla scala per vedere meglio sotto il vestito. Lei iniziò a muoversi lentamente facendo così spostare l’abito e io mi godevo quello spettacolo. D'un tratto rimasi di pietra!!, mi accorsi che non portava gli slip, intravidi nei suoi movimenti le labbra della sua fica. Un fremito mi attraversò e l'eccitazione mi fece gonfiare il membro. Lei mi passava i pacchi, ed ogni volta mi lanciava un sorrisetto malizioso: si era accorta che avevo visto la sua fica rasata, e aveva notato il mio gonfiore nei pantaloni. Quando arrivò il turno di una scatola piu' pesante stava quasi per cadere così io balzai dietro di lei sulla scala per aiutarla e mi ritrovai a stretto contatto con il suo fondo schiena. In un attimo il mio uccello diventò duro come la pietra venendo a contatto con il suo culo, e caddì in un pò di imbarazzo. Ci pensò lei a mettermi a mio agio girando la testa e guardandomi negli ochhi:” Se fossi caduta forse mi sarei fatta piu' male”. A quella battuta iniziammo a ridere insieme e mi accorsi che la scatola era già caduta per terra ma noi eravamo ancora in quella posizione. Di colpo sentii che il suo corpo strusciava su di me, sentivo il mio pene che finiva lentamente nel solco del suo sedere ed era sempre più duro. Lei non era dispiaciuta, anzi accompagnava lentamente il mio membro con le sue movenze. L'eccitazione fu molta, i miei ormoni bollivano, persi il controllo e presi a baciarla sul collo. Lei non disse nulla, non sembrava dispiaciuta, intanto scendevamo dalla scala senza perdere il contatto fisico di un millimetro, e la mia mano si posò sulla sua gamba e da li cominciò a salire aprendo ogni bottone del vestito che incontrava.
Anche lei si lasciò trasportare e cominciò a baciarmi l’orecchio scendendo fino alla mia spalla, io le mordevo il collo e la mia mano era ormai giunta alla sua fica. Con mia sorpresa mi accorsi che era già bagnata, il gioco sulla scala l'aveva eccitata. Con la schiena appoggiata al mio ventre, portò un braccio al mio viso, si inarcò, offrendomi il suo pube. Non persi un attimo e cominciai sd entrare dentro la sua vagins prima con un dito, poi con due ed infine con tre. La sentivo gemere dolcemente ed il suo culo saliva e scendeva sul mio cazzo sempre più velocemente. Ad un tratto mi disse :”ma che cosa facciamo,siamo dei pazzi., tu sei il fidanzato di mia figlia!!!”. Io non risposi e continuavo il mio lavoro con le dita. Dopo un minuto di silenzio aggiunse :” cosi mi fai impazzire, ho voglia di scopare, ho voglia di essere chiavata da mio genero!!. Andiamo sul letto, voglio sentirmi troia, voglio essere la tua puttana!!". Quelle parole, e soprattutto il tono con cui furono pronunciate, accesero la miccia. Lei mi saltò letteralmente addosso, la mia camicia era volata via ed aveva iniziato a sbottonarmi il pantalone. Sentivo la sua mano che nell’aprire i bottoni mi sfiorava l'uccello e questo mi eccitava da morire. Non ce la faceva più, e impugnò il mio pene, cominciando a segarmi, mentre io, che le avevo aperto completamente il vestito, le succhiavo quei capezzoli durissimi. Ci buttammo sul letto tra i suoi perizoma ed i reggiseni; montò sopra di me e cominciò a baciarmi, dal collo iniziò a scendere lentamente fino a quando non arrivo' al membro. Si fermò un attimo e vidi che con la mano lo ruotava, come per ammirarlo, poi le sue labbra si appoggiarono sulla mia cappella, e d'un tratto lo fece scomparire completamente nella sua bocca.
Mi stava spompinando divinamente, lo prendeva tutto in gola quasi fino ad ingoiare anche le palle. La sua lingua sbatteva sulla mia cappella, dalla voracità i suoi denti mi graffiavano l’asta, ma il mio uccello diventava sempre più duro. Gli dissi che volevo leccargli la vagina, volevo assaggiare i suoi umori, così lei si girò e ci cimentammo in un bel sessantanove. Era una goduria immensa ciucciare il suo clitoride e far passare la lingua dalla fica e allo sfintere e viceversa. Gli piaceva e come, il suo sesso era assai copioso. E pensare che sua figlia non mi aveva mai permesso di fare queste cose, faceva la mantellina. Ad un tratto, girandosi verso di me disse :”ora lo voglio tutto dentro, voglio che ti scopi la tua cara suocera, guarda la mamma della tua ragazza che troia che è. Sfondami come sfondi mia figlia, fammi vedere come te la scopi quella santarellina!!”. Queste parole mi dettero un’eccitazione incredibile; lei si mise alla pecorina ed io le montai sopra e senza preamboli la infilai con la mia verga. Un gemito di piacere usci dalla sua bocca; prima strinsi forte i suoi fianchi per dare vigore ai miei colpi, poi mi chinai su di lei, e allungando la mano la presi sotto il collo e la tirai su, quasi ad essere la sua schiena a contatto con il mio ventre. Lei inarcò la schiena e seguiva i miei movimenti spingendo forte il bacino verso di me.
La sentivo gridare dal piacere, la sentivo insultare sua figlia e quel cornuto del marito. La mia asta entrava ed usciva che era un piacere, tanta era la sua eccitazione, ma il mio obiettivo era il suo culo!! Purtroppo prima che potessi arrivarci suonarono al campanello.
Impaurita che fosse uno dei suoi figli, uscito senza chiavi, indossando solamente il vestito, andò a vedere chi era mentre io mi ricomponevo. La sentii parlare con qualcuno e dopo neanche un minuto tornò in camera con la fidanzata del figlio, spiegandole che stavamo sistemando i pacchi sull’armadio. Mia cognata si accorse subito che c'era qualcosa di strano; mi fissava la camicia fuori dai pantaloni e mezza sbottonata, guardò il letto disfatto con la biancheria intima gettata sopra, forse notò anche, attraverso, i bottoni del vestito della suocera che lei era nuda sotto. Facendo finta di niente e con un sorriso malizioso disse :”allora sono arrivata proprio nel momento giusto!!, fortuna che non avete ancora finito!!. Ora vi aiuto anche io”. Stranamente quel giorno indossava una minigonna ed una camicetta, neanche sapesse cosa sarebbe accaduto. Riprendemmo il lavoro delle scatole quando, ad un tratto, mia suocera dise qualcosa all’orecchio di mia cognata. Si girarono entrambe verso di me che ero sulla scala e mi guardarono proprio in mezzo alle gambe. Solo allora notai che avevo la cerniera dei pantaloni abbassata e che il mio uccello era ben visibile. Feci per rimettermi a posto ma mia suocera mi bloccò la mano e la portò con mio stupore sul seno della nuora dicendo :”Luisa ha detto che ci aiutava in quello che stavamo facendo, allora continuiamo”. Mia cognata fece in tempo solo a dire :”ma che cavolo fate?” che si ritrovò con la mia mano sulle tette e la lingua di nostra suocera tra le sue labbra. Luisa probabilmente si era immaginata cosa aveva interrotto, così non aggiunse una parola e non esitò più di tanto a tirare fuori il mio membro per leccarmelo.
Non riuscivo a credere ai miei occhi; già prima non credevo che potessi scopare mia suocera ma che ora addirittura stavo per chiavare la mia cognata!!! Le guardavo mentre insieme si erano inchinare per succhiarmi l'uccello. Lo infilavano in bocca a turno, facendo a gara a chi lo incollata di più, e le loro lingue si intrecciavano in baci passionali.
" Stai a vedere che queste due troie già da tempo si masturbavano assieme!!" pensai. Poi Luisa passò all'azione: mi spinse sul letto, mi sfilò i pantaloni e mi montò sopra, mentre la suocera mi prendeva l'uccello e lo indirizzava alla fica della nuora. Cominciò a saltare come una che non scopa da anni: " stai a vedere che Giovanni non se la scopa!!" ripensai. Mentre Luisa mi montava sul cazzo mia suocera leccava la sua figa e diceva :”dai Enrico, scopaci, fottici!! sfonda la figa della tua cognatina. Falle provare un vero cazzo, falle sentire che sei più bravo di mio figlio!! Voglio che ci trombi come due troie in calore. Peccato
che quel cornuto di vostro suocero non ci può vedere; sua moglie e sua nuora scopate come puttane dal genero!!. Chissà come sarebbe se ci fossero anche i miei figli: vorrei scopare con loro, tutti insieme. Devono vedere quanto è zoccola la loro madre!!. Vorrei succhiare il cazzo del mio bambino e leccare la figa della mia bambina mentre prendo in culo il cazzo di mio genero”.
Non me lo feci ripetere due volte, era quello che sognavo da tempo e che l'arrivo della nuora mi aveva impedito di fare prima. Sfilai il mio pene da Luisa, che nel frattempo era venuta, inondando del suo sesso, e deciso, mi spostai verso la suocera, che si era messa alla pecorina e mi stava aspettando. " Che troia!! Che mi sono perso!!" dissi. Lei ondeggiava il bacino, un movimento molto sexy che aveva portato i miei ormoni in ebollizione. Prima mi inginocchiai e con la lingua inumiditi il buco, penetrandola con la lingua come un porco, poi mi alzai. Da sopra la montai: presi la mia asta e la indirizza nel buco. Entrai molto delicatamente, era stretto, suo marito non l'aveva mai scopata nell'ano; poi iniziai a sbatterla con forza. Il mio cazzo entrava tutto in quel culo da favola e le mie palle ci sbattevano contro mentre Luisa le ciucciava le tette. Che goduria, passavo dalla vagina allo sfintere con colpi forti e ripetuti, era un lago di umori. Di tanto in tanto Luisa mi prendeva l'uccello, sfilandolo dalla suocera, per metterselo in bocca e godere del sesso di lei. Dopo quasi un’ora che scopavamo in tutti i modi e in tutte le posizioni, la suocera disse:" ora ci devi schizzare sul viso!!" Il mio uccello era stracarico e voleva esplodere. Suocera e cognata si misero in ginocchio davanti a me, aprirono le loro bocche aspettando che io le sborrassi in faccia. Io non tardai, feci la sborrata più lunga della mia vita, gli schizzi avevano riempito i loro visi. Che piacere fu guardare ingoiare il mio latte e leccare ogni goccia caduta sui loro corpi e sul mio pene. Non ci crederete, anche io a volte mi chiedo se è solo un sogno ma poi mi rendo conto che è successo davvero. Da quel giorno non è più capitato di scoparle insieme, ma separatamente, e vi giuro che chiavare con mia suocera è meglio di scopare con una ventenne!!
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore.
Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.